Teatro Massimo Bellini, istituzione da «rivedere». Gli assessori comunali ai Lavori Pubblici, Filippo Drago, e alla Cultura, Giuseppe Maimone, hanno effettuato ieri mattina un sopralluogo per verificare le condizioni di «salute» del Teatro. Occasione formale, il completamento dei lavori di adeguamento dell'impianto elettrico alle normative antincendio vigenti. Criteri generali. E' stato realizzato integralmente lo smantellamento delle linee elettriche principali di energia normale e di sicurezza che correvano lungo il perimetro esterno dell'edificio; i nuovi percorsi, realizzati attraversando trasversalmente il teatro con «linee» interrate e adeguatamente protette ai fini della sicurezza antincendio. Per quelli verticali è stato utilizzato uno dei due cavedi esistenti. In particolare quello sinistro, realizzando tra l'altro un'idonea impalcatura con struttura in acciaio per permettere al personale addetto una sicura opera di manutenzione. Per tutti i rimanenti locali al di fuori dell'area al servizio del teatro sono stati utilizzati apparecchi di emergenza del tipo autoalimentati, inoltre, a causa dell'elevata quantità degli apparecchi illuminanti installati è stato montato un sistema di supervisione «intelligente» in grado di controllare lo stato delle batterie e ogni singola lampada segnalando le eventuali anomalie su apposito display. A tutela della sicurezza elettrica per gli impianti più delicati, sono stati ripetuti gli allarmi nella sala costantemente presidiata dalla squadra interna di vigilanza antincendio. Queste, solo alcune delle linee guida che hanno contraddistinto l'intervento con un costo complessivo di 1.084.559, 4 euro.
Passo passo, la perlustrazione ha sondato le pecche, le zone poco confacenti al contesto, gli spazi da ripensare e riutilizzare secondo una concezione più moderna e adatta a quello che è e rappresenta da sempre uno dei più prestigiosi riferimenti culturali della città, soprattutto «un'operazione in linea con gli interventi già avviati ' ha affermato Drago ' e in direzione della realizzazione di un progetto complessivo sul territorio a cui stiamo lavorando, per recuperare e valorizzare la storia, la cultura, l'architettura di piazze, palazzi, monumenti, strade».
Già completato il parterre con il rivestimento ignifugo delle poltrone, in corso d'opera gli intereventi ' contestualmente al rifacimento della piazza e della zona circostante ' contro l'umidità causata dall'acqua piovana che danneggia le colonne, e per cui sotto il portico viene creato un vespaio per l'areazione. «Il teatro ' così Maimone commenta l'opera di 'revisione' e la volontà di restituirlo al suo splendore ' costituisce oltre che un luogo simbolico, una straordinaria opportunità di promozione, per questo ' ha aggiunto ' abbiamo in cantiere un grande festival belliniano». Il direttore del Teatro Antonio Ferro, il Commissario Gaetano Pennino, il direttore della XV direzione ' assessorato alla Cultura Antonio Balsamo, assieme ai tecnici, l'ingegnere capo Pina Testa, l'architetto Patrizia Condorelli, dirigente V direzione Opere Pubbliche, nel gruppo del sopralluogo, tutti concordi sul presente da restaurare, oggi più che mai, alla luce dei riscontri effettivi, consapevoli dell'urgenza di procedere. Messo a punto l'impianto elettrico, un gruppo elettrogeno, ha fatto notare l'architetto Condorelli, è una priorità. «Quello attuale ha 40 anni ed è alimentato dal motore di un vecchio camion».
Inoltrandoci nei meandri del teatro, conosciamo aree «private», che potrebbero essere fruite con più raziocinio. Come il cortile adibito a fabbriceria, uno spreco che non giova certo all'economia degli spazi. Si potrebbero realizzare piani interrati che abbiano funzioni di aree tecniche, in questo caso «un piano al livello del palcoscenico ' dice la Condorelli, e aggiunge. ' Molte scenografie si realizzano qui a teatro», quindi perché non ampliare la possibilità di utilizzo? Anche il foyer avrebbe bisogno di un nuovo «maquillage». Gli infissi in legno delle finestre sono malmessi, e il controsoffitto stile anni 60, nasconde le volte affrescate. Questa, ancora una ricognizione. Un «blitz» a cui quantoprima dovrà far seguito un abbozzo di progetto. Intanto a pieno ritmo procedono i lavori in piazza dove ieri si è fatta la prova di carico sulle basi di cemento, in attesa di testare le mattonelle. Passo successivo, la messa alla profondità di legge dei sottoservizi Telecom, Enel, Sidra, Asec, e, attraverso un cavidotto, anche della Wind.
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